Regista, sceneggiatore e attore cinematografico
statunitense. Cresciuto in California, abbandonò la scuola a 17 anni e si
iscrisse a una scuola di recitazione alla quale si mantenne con piccoli lavori.
Nel 1985 fu assunto come commesso in un negozio di videonoleggio nel quale
conobbe Roger Avery, destinato a divenire uno dei suoi primi compagni di lavoro e
per il quale avrebbe prodotto
Killing Zoe (1994). Nel 1990,
T. iniziò
a lavorare in una piccola casa di produzione, ponendo così le basi per il suo ingresso
a Hollywood. Fu innanzi tutto sceneggiatore: la sua prima sceneggiatura,
Una vita al massimo, riscrittura di un copione di Avery, venne resa
cinematograficamente dal regista Tony Scott (1993), mentre la seconda,
Assassini
nati, fu acquistata da Oliver Stone che, nel 1994, ne realizzò l'omonimo film.
Nel 1992
T. girò il suo primo film,
Le iene, da lui interpretato
insieme ad Harvey Keitel e a un gruppo di giovani attori, tra i quali Tim Roth,
Steve Buscemi, Chris Penn e Michael Madsen. Il successo della pellicola si
ripeté nel 1994, quando
Pulp fiction, il suo secondo film, da lui
sceneggiato partendo da un soggetto suo e di Avery, vinse la Palma d'Oro a
Cannes, il Golden Globe e venne candidato a sette premi Oscar, assicurandosi
quello per la migliore sceneggiatura. Da quel momento
T. venne chiamato
anche a partecipare, con ruoli cameo, a moltissimi film (
Assassini nati,
1994, di Oliver Stone;
Qualcuno da amare, 1994, di Alexandre Rockwell;
Il tuo amico nel mio letto, 1994, di Rory Kelly;
Desperado,
1995, di Robert Rodriguez;
Dal tramonto all'alba, 1996, ancora di
Rodriguez, del quale scrisse la sceneggiatura;
Girl 6 - Sesso in linea,
1996, di Spike Lee;
Little Nicky, 2000, di Steven Brill). Nel 1995
realizzò, in collaborazione con Robert Rodriguez, Alexandre Rockwell e
Allison Anders, il suo terzo film,
Four rooms, mentre nel 1997 fu
la volta di
Jackie Brown. Dopo una pausa creativa durata sei anni,
nel 2003 presentò al pubblico
Kill Bill - Vol. 1, seguito, nel 2004, da
Kill Bill - Vol. 2. Spirito eclettico, dalla spiccata fantasia e dal
profondo senso drammatico,
T. amò realizzare sceneggiature la cui forza
stava soprattutto nella sottile capacità di moltiplicare i registri temporali e
stilistici per intrecciarli poi in una sorta di intelaiatura complicata e
strutturata, capace di creare nello spettatore un continuo senso di scoperta e
di novità. Per raggiungere il suo scopo
T. non disdegnò mai l'uso della
violenza, vista anzi come specchio intimo e fedele della realtà e utilizzata
a volte come grottesco mezzo di denuncia (n. Knoxville, Tennessee 1963).
Quentin Tarantino